ANTICO CANTIERE DEL LEGNO GIOVANNI APREA DI CATALDO dal 1760 Y ACHTINGLIBRARY C OSTRUZIONE R ESTAURO M ANUTENZIONEDIBARCHEINLEGNO2D al 1760, nel piccolo borgo marinaro di Marina Grande di Sorrento, la famiglia Aprea continua a costruire il famoso gozzo sorrentino, lungo all’incirca tra i cinque e i sette metri e mezzo, con la caratteristica prua perpendicolare alla linea d'acqua. Con l'avvento della vetroresina, agli inizi degli anni 1980, la famiglia si divise: la maggioranza cominciò a costruire con il nuovo materiale e il solo Cataldo, con coraggio e nel rispetto della tradizione, proseguì l’ori- ginaria attività, con l’aiuto dei figli Nino e Raffaele. Sono trascorsi trent’anni e il tempo gli ha dato ragio- ne, Aprea è diventato sinonimo e marchio di garanzia del vero gozzo sorrentino in legno, e non si contano gli scafi costruiti e varati dall'Antico Cantiere del Legno. Per la gioia di quegli armatori appassionati che conti- nuano, anno dopo anno, ad affidarne a lui la manu- tenzione, in modo che queste barche uniche diventino anche intramontabili. Con la stessa passione e professionalità impiegate nei gozzi, continuando a usare tecniche e strumenti col- laudati nei secoli, il Cantiere si occupa del restauro e della manutenzione di scafi blasonati, anche di dimen- sioni importanti, a vela e a motore, purché sempre - naturalmente - in legno. Tra le varie barche oggi in cantiere c’è Galatea, uno splendido Dragone costruito da Baglietto nel 1951, in restauro totale per correre nel Campionato italiano della Classe che si terrà a Napoli nel luglio 2013. Sono tanti i monotipi affidati al cantiere, soprattutto delle classi metriche che regatavano nella prima metà del secolo scorso: 5,50, 6 Metri e anche un prestigioso 8 Metri Stazza Internazionale, disegnato da William Fife quasi cent’anni fa. Tra i motor yacht, spicca inve- ce il famoso Marlin, che fu del Presidente Kennedy. Nell’ambito dell’attività di famiglia, il responsabile delle barche d’epoca e classiche è Nino Aprea, cui biso- gna rivolgersi per una consulenza o un preventivo. 3 La storia4 Il restauro I NQUESTAPAGINA : il varo di La Spina, 12M Stazza Internazionale del 1929, completamente restaurato. In alto, l’armo a vela latina del Pianosa, realizzato all’interno del Cantiere. In basso, lo “scheletro” di un Dragone. N ELLAPAGINAAFIANCO : due momenti della lavorazione tradizionale su uno scafo a fasciame; al centro, Giovanni (Nino) Aprea, responsabile dell’attività di restauro delle barche d’epoca e classiche.5 Il restauro O ltre che nella costruzione di nuovi gozzi in legno, intramontabili, gli Aprea sono specia- listi nel restauro di scafi d'epoca e nell'alle- stimento dell'armo a vela latina, attività nelle quali riescono a far valere tutta la loro raffinata esperienza. Nel 2003 nel cantiere di Cataldo, Nino e Raffaele è tornato a nuova vita il gozzo Pianosa, costruito proprio da Cataldo nel 1947 e riportato a Sorrento dopo mezzo secolo per essere recuperato. Il suo restauro è un grande successo che attira l'inte- resse di tutta la stampa specializzata e dimostra la gran- de capacità artigianale degli Aprea. Pianosaviene dichiarato “bene storico” dal Ministero dei Beni Culturali e ottiene a Venezia il premio Navalis quale migliore restauro dell'anno. Tra il 2005 e il 2008, Nino Aprea si impegna perso- nalmente quale mastro d’ascia responsabile del restau- ro di La Spina, il primo 12 metri S.I. costruito in Italia nel 1929. Anche in questa occasione il restauro ottie- ne un importante riconoscimento: nel 2008, La Spina viene premiata quale miglior esempio di restauro di barca d'epoca. 6 Il restauro di Peggy T RAIPROGETTIPIÙINTERESSANTI in cui è impegnato il Cantiere c’è il restauro di Peggy, 8 Metri Stazza internazionale del 1916 di segnato da William Fife. Come spesso succede, la barca ha subito nel corso della sua vita quasi secolare innumerevoli inter- venti, l’ultimo dei quali l’aveva trasformata addirittura in barca da pesca! Ma a dispetto della tuga aggiunta, della poppa tagliata, degli interni stravolti, l’occhio del- l’esperto non può non vedere nelle sue linee l’intramontabile, meravi- glioso stile di Fife. Le sedi di Sorrento e Torre Annunziata M entre il Cantiere di Sorrento è e continua a essere, dal 1760, la culla del gozzo sorren- tino, la nuova sede di Torre Annunziata è dedicata a barche più grandi, a vela e a motore, con una attività che va dalla progettazione, alla costruzio- ne, al restauro, alla riparazione e manutenzione. Il sabato, il cantiere si trasforma in scuola: organizza infatti Corsi di formazione per formare le maestranze, ma anche per gli equipaggi: chi naviga sa bene quanto è importante conoscere le norme di base per la manu- tenzione ordinaria delle barche in legno. ORGANIZZAZIONE Ufficio tecnico: progettazione preliminare (scelta dei materiali e del loro impiego) e progettazione esecutiva (sala a tracciare, dove si tracciano in scala 1:1 le parti dello scafo) Deposito legnami e laboratorio di falegnameria Punto di montaggio sullo scalo: dove si imposta la chi- glia e su cui va fissata l’ossatura Area allestimento impianti Area meccanica: montaggio motore e timoneria Area elettrotecnica Area allestimento arredamento 7ANTICO CANTIERE DEL LEGNO GIOVANNI APREA DI CATALDO Via del Mare - 80067 Sorrento (NA) - Tel. +39081 8782132 +39 338 8477141 - info@anticocantieredellegnoaprea.it WWW . ANTICOCANTIEREDELLEGNOAPREA . IT • La sede di SorrentoLa sede di Torre Annunziata Next >