Nel cantiere originario, a Marina Grande di Sorrento. si costruiscono barche in legno fino a 12 metri di lunghezza. Mastro Cataldo ne ha sempre una nuova in costruzione, che porta avanti come se fosse sua finché non arriva un armatore che se ne innamora. Ora è la volta di una splendida replica, in piccolo, del Pianosa: vale la pena andarla a vedere per ammirare la perfezione della costruzione. Ma visitare il cantiere (basta una telefonata e sarete accolti con la proverbiale ospitalità dei sorrentini) è comunque una somma di grandi emozioni: i profumi di legni nostrani (cedro, gelso, olmo, pino, quercia, sorbo) e quello dei legni esotici si fondono con l’odore della canapa, con la brezza del fare, e fanno rivivere atmosfere d’altri tempi. Qui, finita la stagione estiva, gli armatori portano anno dopo anno il gozzo per la manutenzione, in modo che la propria barca – già unica – diventi anche intramontabile.
2.500 mq coperti, 2.000 allo scoperto - area verniciatura a temperatura controllata
Nato da una coraggiosa idea di Nino Aprea, il cantiere è nuovissimo, costruito all’insegna del risparmio energetico, su un’area di circa 2000 mq. Inoltre sulle nuove costruzioni, come su quelle restaurate e trasformate all’uopo, il cantiere si propone l’utilizzo di motorizzazioni ad “energia pulita”, cioè di motori marini ad alimentazione ibrida o alternativa. Altro punto interessante che lo contraddistingue, sono i corsi di formazione che il cantiere organizza sia per le giovani maestranze sia per gli equipaggi: chi naviga sa quanto è importante conoscere le norme di base per la manutenzione ordinaria delle barche in legno.
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